Buon 1° maggio
I padri costituenti hanno voluto collocare il lavoro all’inizio e al centro, pensandolo come fondamento della Repubblica, sin dal primo comma del primo articolo della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.
Tutto il lavoro. Il lavoro come opera dell’uomo. Come dignità. Come ascensore sociale. Come contributo di ciascuno alla trasformazione del mondo. Come impegno e fatica, ma anche come ingegno, creatività, laboratorialità.
A causa del Coronavirus stiamo vivendo un sentimento duplice di preoccupazione e di speranza. Per la salute ma anche per il lavoro. Due aspetti strettamente congiunti.
In questo momento assume il valore di un simbolo la ricostruzione del ponte Morandi a Genova conclusa a tempo di record.
Il tutto a 600 giorni dalla tragedia del crollo - il 14 agosto 2018 - con 43 vittime e un’immensa distruzione. A 300 giorni circa dall’avvio della ricostruzione. Una dimostrazione che si può fare, nella circostanza, anche grazie ad un’impresa come Fincantieri che qui ha profonde radici.
Genova e Venezia, due storiche Repubbliche marinare, oggi due moderne aree metropolitane poste ai lembi della penisola, a ovest e a est, congiunte da una fattiva solidarietà nel rilancio del lavoro, attraverso il progetto di ricostruzione del ponte Morandi da parte di un architetto come Renzo Piano. Mi sembra una storia che fa riflettere e che assume il senso di un’indicazione preziosa per il futuro. Insieme, un modo concreto per ricordare il 1° maggio.
M.M.